giovedì 19 maggio 2011

Mein Kampf, Mein Melancholia

Certe cose mi stupiscono, certe mi lasciano a bocca aperta, altre mi fanno arrabbiare, ma eventi come questi non fanno che alimentare il fuoco misantropico che brucia nel mio petto dal giorno della mia nascita.

Un regista è uno che "fa film".
Un critico è uno che "giudica film".

Lars Von Trier è un regista, un critico ed uno dei più grandi intellettuali che popola l'ambiente cinematografico dell'ultimo decennio. Non solo dirige dei film, non solo giudica i film altrui, ma produce arte seguendo un particolare statuto artistico ed estetico. Non è il primo ragazzino con una macchina da presa in mano. Non è un lecchino di Hollywood che partecipa ai festini e chiacchiera con le grandi attrici. E' un'artista e come tale deve essere considerato.
Michelangelo e Caravaggio sono morti, ma da parecchio tral'altro. Questi sono gli artisti oggi. Quelli che cagano nelle lattine e vendono la propria merda a peso d'oro. Se non lo capite, non potete lavorare con loro. Il cinema, oggi, al pari con la pittura, la musica e la scultura, è diventata una forma d'arte. (Povero me, pensavo che ormai questo fosse palese).
Siamo nel 2011, le cose sono cambiate amici di Cannes. Se volete gli artisti gentili avete sbagliato epoca, ammesso che ce ne siano mai stati di artisti gentili nel mondo.


Al di là delle battute e dei "jokes" che è normale vengano fuori durante le conferenze stampa, io ci tengo a precisare alcuni punti della semi-delirante risposta del regista alla domanda di un giornalista:

- Il termine "Sympathy" in inglese non vuol dire "Simpatia". Vuol dire "Compassione".
- Cito testualmente la frase incriminata : "I understand Hitler".

Ora, io mi chiedo: da quando l'understanding è divenuto un crimine? Comprendere le ragioni che portano allo svolgimento della storia, seppur personalissima, di un personaggio del XX Secolo che ha oltrepassato qualunque barriera umana e ha compiuto azioni aberranti e ritenute impossibili. Comprendere una cosa del genere dovrebbe essere una cosa positiva, o sbaglio?
Comprendere non è mai stato sbagliato. Compatire non è mai stato sbagliato.
Sono le uniche due forze che riescono ad avvicinare le persone, nel dolore e nella follia. Negli eccessi e nel falso buonismo.
Ti capisco perché ti compatisco. Capisco il tuo dolore e la tua sofferenza.

Un regista del calibro di Von Trier non può essere ostracizzato da una manifestazione importante come il Festival di Cannes dove, oltretutto, ha un film in concorso. Questo è il fatto scandaloso e imbarazzante.
I film possono non piacere, le risposte alle domande possono non essere soddisfacenti. Ma l'ignoranza è l'unica cosa che andrebbe punita in questo caso. Ignoranza nei confronti dell'ARTE.
Von Trier potrà essere una personalità eclettica e discutibile, ma sicuramente non è il primo. Tra i suoi illustri colleghi, che durante il loro periodo operativo erano considerati dei folli, posso citare nomi (oggi divenuti) illustri come Salvador Dalì, Andy Warhol e Piero Manzoni.
Questa è gente che si studia a scuola, non sono personaggi dell'underground che si sono improvvisati artisti con una Reflex da 300 euro e la foto in bianco e nero di un paesaggio.

Che l'arte contemporanea non sia per tutti è ormai risaputo. Ma che, ad un festival di qualità come Cannes, non si riesca a passare sopra ad una stronzata come questa, non pensavo fosse minimamente considerabile.

9 commenti:

  1. una tesi scomoda, la tua, ma ti appoggio.
    questa espulsione sa di mossa per pulirsi le coscienze e fare "la cosa giusta".
    la libertà di parola poi non dovrebbe essere garantita?
    "Non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa continuare a dirlo", questa per me è una regola sempre valida

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  2. Pensavo anche ai tuoi post e al tuo modo "cannibale" di recensire pellicole e dischi mentre scrivevo questo mio piccolo pensiero. La libertà di parola è essenziale e noi, oggi grazie al Web 2.0, tendiamo a darla un pochino per scontata.
    Gente come noi sarebbe finita presto al rogo mediatico se avesse avuto la visibilità del povero Lars a quella sfortunata conferenza stampa. Sai quante volte mi avrebbero bannato dai festival se fossi stato al posto suo? "Na cifra"!

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  3. un post di ispirazione vagamente cannibale??
    che onore! comunque direi che sei riuscito a superarmi, visto che non avrei potuto esprimermi meglio sull'argomento...

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  4. è stata ridicola l'espulsione... ma ogni sua conferenza è sempre stata pesante, con lars ce l'hanno parecchio ogni anno e in ogni caso, l'anno scorso i giornali sbandieravano che il prologo di antichrist era fatto di cinque minuti di pornografia...! Per non parlare le domande ridicole sul perchè aveva fatto quel film di certi perbenisti arrabbiati. Io davvero non ho parole di fronte a codesta ignoranza. Forse è un bene per lui che l'hanno espulso, così non deve più sopportarli...!

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  5. Mi viene in mente un esempio."Fscist dictator", canzone del gruppo punk dei Cortinas,venne censurata.Peccato che fosse ironica.Si tende ad aver paura dell'arte, senza nemmeno capirla.

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  6. L'espulsione è ovviamente motivata dalla solita ipocrisia perbenista che pervade tutto il mondo della comunicazione mediatica, non c'è dubbio.
    E non c'è nemmeno dubbio che Von Trier abbia detto quelle frasi per provocare scandalo e clamore (cosa che ovviamente è riuscita perfettamente) e per aggiungere altra paglia al fuoco che, per sua capacità e per stoltezza giornalistica, si infiamma per ogni cosa che fa. Von Trier è un genio sicuramente, tutto sta a capire di cosa. A volte propende per esserlo nell'arte, nella sperimentazione, nella creazione di nuovi mondi (cinematografici, simbolistici, persino filosofici), a volte sembra più esserlo come grande pubblicitario di sè stesso e anche un bel pò paraculo. Che Von Trier prenda tutti per i fondelli o che ci creda davvero, credo lo sappia davvero solo lui. Spero ci lasci un testamento spirituale, quando ci lascerà in questa valle di lacrime.
    Mik

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Completamente d'accordo con te.
    La compassione e la comprensione sono due sentimenti positivi che servono per non commettere di nuovo errori fatti nel passato. Di solito si dice "lo capisco, ma non lo giustifico" proprio per sottolineare la differenza tra il piano della comprensione e della condivisione.
    In ogni caso, la libertà di espressione di un artista va tutelata al 100% ed è scandaloso quello che è stato fatto. Mi ha fatto un po'pensare (con tutte le dovute differenze del caso)a Morgan che l'anno scorso è stato espulso dal Festival di Sanremo per aver detto quello che ha detto sul crack... ma purtroppo esempi così se ne contano a decine.

    (PS Scusa se ho eliminato il mio primo commento ma avevo fatto un errore.... scusa ancora)

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  9. Ringrazio tutti per gli interessanti interventi. Essere un "genio imcompreso" è sicuramente una bella sensazione, ma avere delle persone che concordano con le tue tesi è forse ancora meglio :)

    Grazie ancora!

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